
Confini da Gauguin a Hopper
Canto con variazioni
Passariano di Codroipo (UD), Villa Manin, Esedra di Levante
11 Ottobre 2025 - 12 Aprile 2026
Passariano di Codroipo (UD), Villa Manin, Esedra di Levante
11 Ottobre 2025 - 12 Aprile 2026
Riprendendo in mano lo svolgimento del filo in Europa, è interessante vedere come in una serie importante di autoritratti in esposizione, da Van Gogh a Gauguin, poi da Hodler a Kirchner nel nuovo secolo, vi sia anche un forte punto di contatto con gli studi filosofici e psicologici. Si tratta della ricerca del confine attraverso lo sguardo introspettivo, quello che al filosofo tedesco Johann Gottlieb Fichte aveva fatto scrivere: “Distogli lo sguardo da tutto ciò che ti circonda e guarda dentro te stesso”.
Se dipingere il proprio volto mette in contatto con la profondità di un confine che sempre più viene inabissandosi – per toccare la dimensione del sacro che spalanca le porte dell’eterno –, la mostra insiste soprattutto sul raccontare i volti del silenzio sospeso e straniato, ciò che parte con Courbet e prosegue con Edouard Manet, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir. Un mondo intimo che certifica, al di fuori di un’altra tipologia di ritratti anche degli stessi autori, la ricerca nei volti di un confine quotidiano. L’altra strada che questa mostra, con forza delicata, vuole seguire.
Henri Matisse e Amedeo Modigliani, con certe loro figure su una soglia di attesa e sguardo, costituiscono la cerniera che conduce in mostra fino al secondo Novecento. Soprattutto a quel confine di carne bruciata e sguardi allarmati che è patrimonio della straordinaria attività di Francis Bacon e Alberto Giacometti, alcune pitture dei quali sono appunto presentate. Quando si attua un rovesciamento rispetto alla ritrattistica dell’età precedente.
mostra a cura di
Marco Goldin
Passariano di Codroipo (UD), Villa Manin, Esedra di Levante
11 ottobre 2025 - 12 aprile 2026