
Confini da Gauguin a Hopper
Canto con variazioni
Passariano di Codroipo (UD), Villa Manin, Esedra di Levante
11 Ottobre 2025 - 12 Aprile 2026
Passariano di Codroipo (UD), Villa Manin, Esedra di Levante
11 Ottobre 2025 - 12 Aprile 2026
L’altro grande elemento che segna un confine da percorrere e attraversare, e apre ugualmente al senso eroico della pittura, è quello del mare. Ciò che George Byron indica benissimo in alcuni suoi versi:
Sull’acqua, ancora, ancora, sull’acqua!
Le onde sotto di me scalpitano come una destriero
che conosce il cavaliere. Benvenuto, il loro mugghiare!
Mi guidino rapide, ovunque mi portino!
Io devo andare, perché sono simile a un’alga
divelta dagli scogli nelle schiume oceaniche, a salpare
ovunque la sbattano i flutti, o vinca il respiro della tempesta.
È ovvio come il punto di partenza, rispetto a un simile spirito, non possa che essere in mostra l’opera di Turner, spesso con i velieri a navigare verso un confine, o naufragati proprio alla ricerca di quel confine. Nell’abbinamento con un grande pittore americano, Frederic Edwin Church, che dipinge anch’egli velieri dopo un naufragio.
Ma poi, dall’altra parte della Manica, i mari di Courbet, dentro una dimensione che ha a che fare con l’infinito che mescola il cielo all’acqua. E da qui il passaggio ai mari dipinti da Monet sulle coste di Normandia, nella costanza della rappresentazione di quell’immagine ipnotica.
Un lungo viaggio che porta a mano a mano, nello scorrere del pieno Novecento, al rapprendersi dell’acqua, al suo diventare coloratissima, allo sfuggire sempre più al dato mimetico, prima in Nolde e Bonnard e poi in De Staël, con un colore piatto e assoluto. Prima che ancora una volta Rothko lasci che quelle tarsie di colore siano il viaggio dentro la profondità dell’animo umano, che è insieme profondità di cieli e oceani.
mostra a cura di
Marco Goldin
Passariano di Codroipo (UD), Villa Manin, Esedra di Levante
11 ottobre 2025 - 12 aprile 2026