
Van Gogh. I colori della vita
Padova, Centro San Gaetano
la mostra è aperta dal lunedì al venerdì
Padova, Centro San Gaetano
la mostra è aperta dal lunedì al venerdì
Quanto Van Gogh abbia amato la piccola catena delle Alpilles, che lui chiamava Alpines, lo sappiamo bene. Tanto da annunciare a Theo qualcosa che poi non avvenne, e cioè il desiderio di dedicare a queste montagne un intero ciclo di dipinti. Eppure, pur non essendo avvenuto quello, le Alpilles compaiono in tanti tra i suoi quadri più belli dipinti nell’anno esatto vissuto a Saint-Rémy. Quando usciva dalla casa di cura per piantare il suo cavalletto nella campagna, tra i cipressi e gli ulivi, e aveva davanti proprio le Alpilles, spesso nell’azzurro serale a indicare una distanza. Con il monte Gaussier bene in evidenza, e il suo spigolo di roccia e d’erba come un uncino. Oppure le guardava dalla sua camera con le sbarre, spesso al di là del campo di grano con il falciatore nel mezzo.
Cetty Previtera
Con Vincent, sussulto rosa, 2019
olio su tela, cm 70 x 40
Cetty Previtera
Con Vincent, sussulto blu, 2019
olio su tela, cm 70 x 40
Ho chiesto a Cetty Previtera di dipingere nel modo che sa il ricordo di queste montagne care a Van Gogh. Come il brulicare delle tante luci sfrangiate che immette sempre nella sua pittura. Lei, pittrice del Sud, proprio come Vincent cercava i colori del Sud, quella luce assoluta ed eterna. E sta dipingendo montagne che sono come le Alpilles e pur tuttavia sembrano sorgere da un acquario che è il Mediterraneo ed è l’altrove. Acque in cui i coralli sono bassi vigneti e le madreperle sono mandorli in fiore. Sempre però alla base di quelle montagne.
Perché il colore, nell’opera di Cetty Previtera, è un flusso continuo che poi si spezza in gorghi e risuona di silenzi. Quel discendere come una colata di lava, accesa di luci e fluorescenze, e se dunque guarda la montagna sacra della sua terra siciliana, che talvolta è cinta dal bianco della neve, allo stesso modo guarda da lontano la montagna sacra a Van Gogh. E la trattiene dentro di sé, perché la pittura sia una cosa naturale. Come quando dal basso, o salendo appena verso l’alto, si vede il rosso ribollire nel cielo. Come quando Van Gogh si perdeva nell’ora del tramonto.
mostra a cura di
Marco Goldin
Padova, Centro San Gaetano
28 novembre 2020 – 15 gennaio 2021