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Gli ultimi giorni di Van Gogh

Il diario ritrovato


Gli ultimi giorni di Van Gogh
Il diario ritrovato


Il nuovo romanzo di Marco Goldin

disponibile adesso nelle librerie e negli store digitali

"Ho deciso di partire. Non posso più restare qui, mi scoppia il cuore. Ho detto ieri al dottor Peyron che domani salirò sul treno e andrò via per sempre. Anche Theo ha capito, è d’accordo, perché altro non c’è da fare. Come si dice sì a qualcosa che speri potrà portare nella tua vita un po’ di felicità. Potrà salvarti."

Dopo il successo del suo primo romanzo del 2018, I colori delle stelle, dedicato all’amicizia tra Van Gogh e Gauguin, Marco Goldin ne scrive il seguito ideale. E lo fa ricorrendo alla formula, originale e affascinante, di un “diario ritrovato”, precisamente quello degli ultimi settanta giorni di vita del grande pittore olandese, trascorsi nel villaggio di Auvers-sur-Oise, a nord di Parigi.

Un racconto scritto in prima persona, giorno dopo giorno, in cui l’autore presta le sue parole a Van Gogh, con un tono e un passo narrativo mai scevri dal rispetto delle fonti storiche, tra cui al primo posto le lettere del pittore. Un’autobiografia ideale e poetica, fatta anche di tanti ricordi.

La scena si apre il 15 maggio 1890, quando Van Gogh lascia ancora fresco sul cavalletto l’ultimo quadro a Saint-Rémy, in Provenza, prima di prendere un treno il giorno dopo e arrivare a Parigi dal fratello Theo. E prima di prendere il suo ultimo treno per Auvers. Da lì in avanti il racconto si snoda avvincente, tra le strade strette di quel villaggio con le case dai tetti di paglia e ardesia, i castagni in fiore, la casa del dottor Gachet, i campi di erba medica su cui galleggia il rosso dei papaveri, il fiume che scorre lento, la chiesa con un cielo smaltato di azzurro come una vetrata gotica.

E infine i campi di grano che sono un appuntamento con il destino, Van Gogh quasi accasciato sul suo seggiolino pieghevole in mezzo al giallo di quel mare. Tra le presenze evocate della madre, della sorella Wil, di Gauguin, di Theo e della moglie Jo, dei Ravoux, del dottor Gachet e della figlia Marguerite, e tanti altri personaggi compresi in un indice conclusivo, vero e proprio capitolo in più, scritto dallo stesso Goldin. Assieme ai tanti flash back narrativi che fanno di questo libro un riassunto poetico dell’intera vita di Van Gogh. Un romanzo struggente e stretto alla vita fino al limite estremo.

Ecco una anticipazione dal romanzo, con la lettura di Marco Goldin, alla data di calendario del 19 maggio 1890, quando Van Gogh lascia Parigi dove si è fermato per tre giorni da Theo, di ritorno dalla Provenza.

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