Testata

TREVISO 1998 - 2004

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L'oro e l'azzurro. I colori del Sud da Cézanne a Bonnard

10/10/2003 - 07/03/2004

Il paesaggio delle coste del Mediterraneo e la Provenza sono il filo conduttore delle 115 opere raccolte in questa esposizione. È il racconto dei viaggi, ma anche dei lunghi soggiorni, che molti pittori francesi, oppure cresciuti o educatisi in quell’ambito, hanno compiuto lungo le coste del Mediterraneo. Dalle oltre 20 opere di Paul Cézanne - le famose vedute del golfo di Marsiglia e la serie dedicata alla montagna Sainte-Victoire - a quelle di tanti altri pittori famosi: Renoir, Monet, Van Gogh, Gauguin, Munch, fino a entrare nel Novecento con i fauves, Matisse, Braque, Derain, Dufy, infine Vallotton, Soutine e, soprattutto, con l’opera di Pierre Bonnard, testimoniata nella sezione conclusiva.

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L'impressionismo e l'età di Van Gogh

09/11/2002 - 30/03/2003

Oltre 160 le opere raccolte in questa esposizione, veri e propri capolavori di Renoir, Manet, Seurat, Signac, Monet, Pissarro, Gauguin, Toulouse-Lautrec, e tanti altri nel periodo che va dalla prima all’ultima esposizione impressionista (dal 1874 al 1886). Un periodo che segna la maturità piena dell’impressionismo perché, dalla seconda metà degli anni ottanta dell’Ottocento, questi stessi artisti evidenziano grandi mutamenti nella propria pittura: una nuova idea del colore per Monet, il sintetismo di Gauguin, il puntinismo di Seurat, l’astrazione del colore di Degas, i ritratti e le nature morte di Cézanne, le sculture di Rodin, artista vicino alla poetica impressionista. E infine un capitolo tutto dedicato a Vincent van Gogh, con una cinquantina, tra quadri e disegni, veri e propri capolavori dell’artista olandese.

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Monet. I luoghi della pittura

29/09/2001 - 10/02/2002

Monet. I luoghi della pittura 29/09/2001 - 10/02/2002 La più importante esposizione italiana dedicata all’opera di Monet. Dalla Normandia, attraverso Londra, l’Olanda, Parigi, i paesaggi lungo la Senna ad Argenteuil, Vétheuil, e poi il Mediterraneo, Belle-Île, la Norvegia, Venezia, e infine Giverny: una geografia artistica e, prima ancora, interiore di grande significato perché accompagnò l’artista in quelle che furono le definizioni e le metamorfosi continue della sua lunga ricerca pittorica. L’esposizione – suddivisa in cinque sezioni – sottolinea fedelmente questi passaggi, evidenziando come l’idea di natura e di paesaggio si trasformi sensibilmente in un’immagine ricreata dall’interiorità.

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La nascita dell'impressionismo

09/09/2000 - 14/01/2001

Il mondo, le atmosfere, i fermenti culturali che hanno portato alla nascita dell’impressionismo, del quale vengono messe in rilievo le ascendenze fino alla sua nascita vera e propria, con la definizione di un linguaggio pittorico che rinnova e reinterpreta generi già codificati dalla tradizione: il ritratto, la natura morta, il paesaggio. 148 opere, comprese tra il 1830 e il 1874, a documentare la nascita dell’impressionismo attraverso tutti i suoi protagonisti: Bazille, Boudin, Caillebotte, Cézanne, Daubigny, Degas, Fantin-Latour, Guillaumin, Jongkind, Manet, Monet, Morisot, Pissarro, Renoir, Sisley. Senza trascurare quei pittori ai quali proprio gli impressionisti si sono rivolti all'inizio: Corot, Courbet, Daubigny, Millet e Rousseau.

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Da Cézanne a Mondrian. Impressionismo, espressionismo, cubismo e il paesaggio nel nuovo secolo in Europa. 1878-1918

11/09/1999 - 09/01/2000

Filo conduttore è la trasformazione della pittura di paesaggio dal 1878, anno di una prima crisi dell’impressionismo, al 1918, quando si prospettano scenari artistici profondamente diversi. Dunque il paesaggio così come è andato evolvendosi tra Impressionismo, Espressionismo e Cubismo, dai celebri boschi di Cézanne ai paesaggi nordici del primo Mondrian, passando per Renoir, Monet, Van Gogh, Gauguin, Rousseau il Doganiere, Vallotton, Picasso, Braque, Signac, Sèrusier, Derain, Dufy, Kandinskij, Malevic, Larionov, Gontcharova, Munch, Matisse, Klimt, Schiele, Nolde, ma anche gli italiani Previati, Boccioni, Carrà, Morbelli, Gino Rossi, Moggioli e Merello. E con i grandi maestri, autori meno noti, soprattutto di area nord europea e dell’avanguardia russa, che hanno costituito una preziosa scoperta per il pubblico italiano.

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Roberto Tassi e i pittori. Ottocento e Novecento in Europa. Da Van Gogh a Bacon

05/09/1998 - 08/12/1998

Due importanti mostre, a Treviso con l’arte europea e a Conegliano con quella italiana, per ricordare Roberto Tassi, attraverso una selezione di 220 opere del XIX e XX secolo per dar conto delle predilezioni del famoso critico d’arte. A Treviso si è partiti da Turner per analizzare quindi l’arte francese tra Otto e Novecento. Quindi Corot, Courbet, Delacroix, Gericault, per arrivare alla nutritissima sezione sull’impressionismo, nel mezzo della quale spiccava Monet. Ma anche Renoir, Sisley, Pissarro, Manet, Gauguin, Van Gogh, Degas, Caillebotte, Boudin, Bazille, Guillaumin. Poi lo scavalcamento del secolo con Cézanne, Matisse, Bonnard, Munch, Picasso, Braque, Klee, Kandinsky, fino a Giacometti, Soutine, De Staël, Fautrier, Schad, Sutherland, Bacon.